hai un'arma invincibile contro queste "ingiustizie" si chiama "informazione": Nel primo caso basta che cambi assicurazione, non agenzia, a meno di non conoscere il titolare... Ma spesso è più che sufficiente la "minaccia" di cambiare assicurazione, posto che non hai sinistri recenti al tuo attivo, ovvio, altrimenti ingoia e stai lì, perchè è praticamente impossibile che trovi compagnie che ti trattano meglio con un storico "sinistro" (
). Poi ricorda sempre che hai 15 giorni di cuscinetto dalla scadenza per cambiare assicurazione, ma solo se la tua attuale compagnia ti ha alzato il premio, altrimenti no, ti attacchi...
Nel secondo caso, io quando devo "litigare" con la banca, mi porto sempre dietro il contratto firmato, a dire il vero ho le copie in digitale di TUTTO sempre dietro sia sulla pennina che sul tablet, non si sa mai... Se sul contratto è indicato che la banca ti deve spedire l'estratto conto concordato allora te lo deve spedire e basta, non esiste che "se n'è dimenticata" o che "le poste l'hanno perso". La soluzione più veloce è quella elettronica, con la pec la banca non può esimersi dal spedirla. Andando allo sportello è come se avessi ammesso la tua incuria nel conservare quel documento e la tua incuria si paga, dopotutto la banca offre un servizio allo sportello. Ho notato che aggiungendo all'email di richiesta una serie di "perco" (per conoscenza) magari con un'indirizzo fittizio di un'avvocato (o qualcosa che lo ricordi da vicino) precedentemente creato, le cose si snelliscono in maniera allucinante
Io ho avuto problemi con l'allora banca intesa, aperto un conto a zero spese, mi son trovato a pagare 188 euro l'anno di spese, era il 2005... Alla richiesta di spiegazioni mi fanno notare che le spese a zero si riferivano ad un accredito mensile di almeno 1400 euro "ma l'ha letto il contratto prima di firmarlo ?". Ok, allora chiudiamo tutto, non mi va che rubiate altri soldi. La chiusura costa 275 euro. Inutile dire che ho perso le staffe e mi sono bellamente incacchiato a fuoco. Bene, se le cose stanno così allora mi ritiro in buon ordine. Mi procuro le armi, ossia il contratto, passo giorni a leggerlo capendone meno della metà... Poi trovo il cavillo, ossia una legge che mi permette di chiudere il conto senza spendere nulla se la banca ha modificato il contratto senza rendermelo noto, ossia tramite una comunicazione scritta, una delle loro "lettere di sintesi". Ogni mattina controllo online i costi di gestione del conto corrente, passa qualche giorno e ta-dà! hanno modificato il costo del bonifico bancario espresso, aumentato naturalmente, detto fatto, mi precipito in banca e chiedo di chiudere il conto, solita tiritera, per chiudere 275 euro blablabla... Gli porgo la stampa della legge dalla gazzetta ufficiale e poi gli dico chiaro e tondo che hanno cambiato il contratto del mio conto corrente senza prima avvertirmi tramite comunicazione ufficiale della prossima modifica (Clausole vessatorie del cacchio), succede un casino che di diplomatico ha un bel niente: Il cassiere non può eseguire l'operazione se non c'è la firma del direttore, nel suo ufficio il direttore non c'è, scopro che è al bar, torno allo sportello e aspetto che il cliente termini l'operazione e comincio a perdere le staffe, il cassiere suda e sbuffa, la fila mormora sempre più forte, si avvicina la guardia giurata che mi invita ad uscire, altra vampata di rabbia potente ma controllata, poi tiro fuori l'arma finale: il cellulare, compongo 3 numeri 1, 1 e 2 e col dito sul tasto verde minaccio: "chiamo ? allora ? devo chiamare ? eh ?" Gelo in sala... Il cassiere allora chiama al cellulare il direttore, il direttore si materializza in pochi secondi, la guardia ci scorta nell'ufficio del direttore, di nuovo la tiritera (non posso autorizzare, blablabla, perchè non si calma, modifichiamo il contratto blablabla, Le mie posizioni tengono nonostante l'assalto verbale, il cellulare sempre in bella vista e il pollice a pochi millimetri dal tasto verde (anche se ormai il numero era sparito
), alla fine desiste, telefona non so dove e poi mi firma una cedola con l'autorizzazione, torno allo sportello, mostro la cedola e il cassiere obbedisce, ma prima voglio i soldi, lascio sul conto 6,36 tanto per fargli l'elemosina... Dopo un paio di settimane mi arriva per posta una lettera dalla banca con dentro un'assegno di 6,36 euro